Recentemente ha destato molto scalpore, in particolar modo tra gli amanti della pizza, lo spot pubblicitario di un noto fast food americano (McDonald’s) che vorrebbe dimostrare che i bambini preferiscono l’Happy Meal alla pizza, ovvero il più famoso prodotto gastronomico della cucina italiana: dal 5 febbraio 2010 la pizza napoletana è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dall’unione europea e nel 2011 è stata presentata dall’Italia come candidata al riconoscimento UNESCO come Patrimonio immateriale dell’umanità.
In qualità di Associazione Culturale che si occupa di valorizzazione del territorio campano e delle sue risorse e tipicità locali, abbiamo pensato di consultare a riguardo chi di alimentazione se ne intende, in particolare relativamente alla pizza, come Claudio Ospite, Presidente del'Associazione Margherita Regina e INP (Istituto Nazionale della Pizza), ed Errico Porzio (chef, istruttore, pizzaiolo napoletano. Gestisce varie attività nel settore gastronomico: è socio fondatore dell’Associazione Pizzaioli Margherita Regina, Vice Presidente dell’Istituto Nazionale della Pizza, membro della scuola di formazione SNP e titolare, insieme al fratello Gianluigi, della Pizzeria Lampo2 di Napoli).
CLAUDIO OSPITE: “Noi che siamo stati i bambini d’Italia, siamo cresciuti sani e forti con le nostre pizze, come sani e forti cresceranno i nostri bambini che rappresentano il futuro dell’italia, mangiando le nostre pizze condite con i prodotti delle nostre terre.”
ERRICO PORZIO: “E’ risaputo che in America, patria dei fast food, c’è il tasso di obesità più alto al mondo e molti di questi obesi sono clienti abituali del noto fast food americano. Io ho clienti che in una settimana mangiano la pizza anche tre o quattro volte, e potrebbero farlo tranquillamente anche tutti i giorni dal momento che utilizzo prodotti salutari, genuini e digeribili. Ho tre figli e discuto molto con mia moglie quando mi chiedono di andare a mangiare al McDonald’s. Meglio una pizza della “terra dei fuochi”! E’ assolutamente falso e blasfemo affermare che i bambini preferiscono i cibi dei fast food americani alla pizza, che invece è un cibo di altissima qualità. Tra la pizza e il cibo da fast food non c’è alcun paragone possibile; “pizza” è una parola intraducibile, utilizzata in tutto il mondo, e ci sarà un motivo… Per molti il fast food americano è un luogo divertente e relativamente economico in cui passare del tempo ed i bambini vengono adescati dalle innumerevoli pubblicità, con la promessa di avere sorprese o giochi gratis insieme al pasto. I prodotti di questi fast food però non sono salutari, sono ricchi di grassi animali, zucchero, sale, additivi e scarso, se non inesistente, contenuto di fibre e vitamine: insomma tutto l’ “occorrente” per una dieta scorretta, che può portare a malattie cardio-vascolari, cancro e diabete.”
In foto, da sinistra: Claudio Ospite, presidente dell’Associazione Margherita regina e INP (Istituto Nazionale della Pizza); Vito Saturno, direttore della Guida alle pizzerie d’Italia; Errico Porzio, socio fondatore dell’Associazione Pizzaioli Margherita Regina, Vice Presidente dell’Istituto Nazionale della Pizza, membro della scuola di formazione SNP e titolare, della Pizzeria Lampo2 di Napoli).