Questo blog, legato al Magazine CamCampania, si occupa di recensire luoghi, ristoranti e tipicità locali di tutto il mondo. E' possibile segnalare ricette e itinerari di viaggio all'indirizzo redazione.camcampania@gmail.com
mercoledì 30 dicembre 2015
martedì 29 dicembre 2015
lunedì 21 dicembre 2015
venerdì 18 dicembre 2015
lunedì 14 dicembre 2015
CETARA (SA): GARA CULINARIA “PREMIO EZIO FALCONE 2015”
Si è svolta lo scorso 12 dicembre 2015, presso l’Hotel Cetus di Cetara, pittoresco borgo marinaro della Costiera Amalfitana, il Contest per giornalisti, chef e food blogger “Premio Ezio Falcone 2015”, nell’ambito della Festa della Colatura di alici, svoltasi dall’11 al 13 dicembre.
Obiettivo dell’evento, organizzato dal Comune di Cetara, valorizzare il territorio e le sue risorse, in primis la colatura di alici.
È per questo motivo che ho accettato l’invito a partecipare alla gara con un piatto molto semplice che esaltasse il prodotto “protagonista”.
Ingredienti per 6 persone :
1 Kg di vermicelli Arte & Pasta
4 cucchiai di colatura di alici di Cetara
Aglio
Olio extravergine di oliva
Pepe nero
Procedimento:
In una ciotola, far insaporire (almeno 30-40 minuti) olio, aglio, pepe macinato, colatura di alici e far emulsionare il tutto, eliminando l’aglio prima di unire il condimento alla pasta, aggiungere al condimento anche l’acqua di cottura della pasta, che va cotta con poco sale. Aggiungere, prima di servire, il prezzemolo fresco tritato.
Curiosità:
Come titolo per questo piatto, molto semplice per esaltare il gusto della colatura, ho scelto “Gocce di Garum”, perché quest’ultimo, che veniva utilizzato ai tempi degli Antichi Romani per condire i cibi, può tranquillamente essere considerato l’antenato della nostra colatura di alici.
Apicio nel De re coquinaria condisce con il garum almeno 20 piatti.
Il garum era così comune che Apicio dà per scontata la ricetta e nel suo libro non ce l'ha tramandata; accenna soltanto che è un prodotto della fermentazione delle interiora di pesce e pesce al sole. Il garum era ottenuto da alici e da un tipo di pesce di piccola taglia che i Greci chiamavano garos (γάρος), ma alcuni garum, particolarmente pregiati, erano prodotti da uova di pesce, mitili ed anche pesci più grossi come sgombri e tonno, mentre sfruttando gli scarti di lavorazione gli stabilimenti di salatura del pesce ne ricavavano anche versioni più economiche alla portata di tutti. Era messo in commercio pronto all'uso come il ketchup di oggi e le migliori qualità non erano certamente a buon mercato.
Piacque molto ai Romani che probabilmente lo conobbero grazie ai cuochi greci e se ne produsse in grande scala soprattutto sulle coste tirreniche della penisola italica e su quelle della Spagna, ma anche in molte isole, sulle coste africane o sul mar Nero ed in Provenza, alimentando un commercio lucroso ed una vasta gamma di prodotti diversi a seconda dei pesci utilizzati, dei tempi di fermentazione e delle essenze aggiunte.
Si usava il Garum da solo ma anche combinato con vino ed aceto o allungato con acqua ed è noto che se ne aggiungeva all'olio per aromatizzarlo.
Tutti lo usavano, dai patrizi agli schiavi, ognuno secondo le possibilità economiche proprie o del padrone. Il garum, infine, in quanto ottenuto tramite fermentazione, indeboliva alcuni elementi nocivi dei cibi trasformarne le qualità, e funzionava anche come antinfiammatorio.
Apicio nel De re coquinaria condisce con il garum almeno 20 piatti.
Il garum era così comune che Apicio dà per scontata la ricetta e nel suo libro non ce l'ha tramandata; accenna soltanto che è un prodotto della fermentazione delle interiora di pesce e pesce al sole. Il garum era ottenuto da alici e da un tipo di pesce di piccola taglia che i Greci chiamavano garos (γάρος), ma alcuni garum, particolarmente pregiati, erano prodotti da uova di pesce, mitili ed anche pesci più grossi come sgombri e tonno, mentre sfruttando gli scarti di lavorazione gli stabilimenti di salatura del pesce ne ricavavano anche versioni più economiche alla portata di tutti. Era messo in commercio pronto all'uso come il ketchup di oggi e le migliori qualità non erano certamente a buon mercato.
Piacque molto ai Romani che probabilmente lo conobbero grazie ai cuochi greci e se ne produsse in grande scala soprattutto sulle coste tirreniche della penisola italica e su quelle della Spagna, ma anche in molte isole, sulle coste africane o sul mar Nero ed in Provenza, alimentando un commercio lucroso ed una vasta gamma di prodotti diversi a seconda dei pesci utilizzati, dei tempi di fermentazione e delle essenze aggiunte.
Si usava il Garum da solo ma anche combinato con vino ed aceto o allungato con acqua ed è noto che se ne aggiungeva all'olio per aromatizzarlo.
Tutti lo usavano, dai patrizi agli schiavi, ognuno secondo le possibilità economiche proprie o del padrone. Il garum, infine, in quanto ottenuto tramite fermentazione, indeboliva alcuni elementi nocivi dei cibi trasformarne le qualità, e funzionava anche come antinfiammatorio.
GRAGNANO (NA): I F.LLI MALAFRONTE PRESENTANO “IL PANETTONE SOLIDALE”
Struffoli, roccocò, zeppole, mostaccioli: questi e tanti altri i dolci tipici della tradizione che imbandiscono durante le festività le tavole delle famiglie campane… tra questi non può assolutamente mancare il panettone, in particolar modo se si tratta del “Panettone Solidale” del panificio Malafronte di Gragnano, che si è attivato presentando al pubblico, lo scorso 3 dicembre, l’iniziativa a fianco dell’Associazione Onlus “Trame Africane”, rappresentata da Pasquale Coppola.
Per il secondo anno consecutivo, i fratelli Malafronte devolveranno al sodalizio, che promuove concrete possibilità di crescita nei paesi in via di sviluppo, un euro su ogni panettone venduto nelle feste. Madrina dell’evento è stata la giornalista Barbara Di Palma, che ha deciso di promuovere questa iniziativa all’insegna del gusto e della solidarietà.
INFO: PANIFICIO MALAFRONTE - Via Castellammare 162 - 80054 Gragnano (NA)
Tel.: +39 081 8714049 - Web: www.malafronte.org
venerdì 11 dicembre 2015
mercoledì 9 dicembre 2015
lunedì 7 dicembre 2015
lunedì 30 novembre 2015
domenica 29 novembre 2015
sabato 28 novembre 2015
mercoledì 25 novembre 2015
martedì 24 novembre 2015
sabato 21 novembre 2015
venerdì 20 novembre 2015
“BUBALUS”: PROGETTO FOTOGRAFICO DI OTTAVIO CELESTINO
“Bubalus” è il nome del progetto fotografico di Ottavio
Celestino, che ha immortalato delle bufale nelle proprie stalle, come fossero modelle.
Bufale in enormi ritratti in bianco e
nero, quasi in dimensione reale, interpretate come Regine produttrici dell’oro
bianco, riprese in primissimo piano su di un fondo bianco evanescente, come se
fossero delle top model. Questo è “bubalus”, il progetto site-specific delfotografo Ottavio Celestino per il Mini Caseificio Costanzo.
Celestino celebra la vera materia prima
che dà vita all’azienda e il suo radicamento sanguigno con il territorio
aversano. Queste sagome leggere ma fortemente espressive con i loro profondi
occhi neri, in contrasto con pareti bianche del ristorante, saranno delle
presenze familiari rassicuranti, testimoni di una filiera di produzione
improntata solo ed esclusivamente alla ricerca della qualità complessiva.
“Per realizzare queste sue immagini il
fotografo ha allestito un vero e proprio set – così il critico fotografico e
saggista Diego Mormorio –, dove gli animali sembrano muoversi con una certa
seriosità, come modelle sicure della propria bellezza. Celestino ha scelto di
usare il fondo bianco. Ha voluto che nulla distraesse lo sguardo della fisicità
delle bufale, dalla loro presenza. Così le bufale mostrano tutto il loro peso,
il loro carattere, una certa selvatichezza.
Il fotografo interpreta e celebra
la vera materia prima che dà vita all’azienda e il suo radicamento sanguigno
con il territorio aversano. Agli occhi di chi guarda all’intreccio delle cose,
queste bufale sono un’immagine dell’Italia, così come la moda di cui le modelle
popolano le passerelle. Come nella moda, il nostro Paese è, infatti, importante
nella qualità dell’alimentazione, nella tipicità dei prodotti. Dunque, se nelle
immagini di Ottavio Celestino le bufale si danno delle arie, fanno bene”.
Le otto opere, in stampa digitale a
getto d’inchiostro su carta Hahnemuhke (in formati 100x150, 90x130 e 150x75), hanno
tiratura limitata a 7 esemplari e resteranno esposte in maniera permanente
presso il ristorante “Costanzo” in via Vito di Jasi ad Aversa (ingresso
libero).
sabato 14 novembre 2015
lunedì 9 novembre 2015
giovedì 5 novembre 2015
mercoledì 4 novembre 2015
martedì 3 novembre 2015
domenica 1 novembre 2015
PASTICCERIA CREMA & CIOCCOLATO
La Pasticceria-Gelateria Crema & Cioccolato, che utilizza solo le migliori materie prime, ha recentemente inaugurato l’apertura della propria sede a Santa Maria la Carità, nel centro cittadino (Via Polveriera 22/A), deliziando con i suoi dolci e le meravigliose torte - realizzate ad arte dalla cake designer Anella Lintuori - vecchi e nuovi clienti.
Le produzioni: dolci mignon, secchi, mousse, torte gelato, torte per eventi (comprese quelle con decorazioni in pasta di zucchero), gelato artigianale, semifreddi e, tra le novità, i mignon con gelato e la “torta nuda”.
In occasione dell’inaugurazione, Il 24 ottobre, si è svolto un vero e proprio “evento per il dolce”: ad allietare la serata, oltre alle gustose creazioni dello staff, composto in prevalenza da giovani, musica dal vivo e spettacoli a cura del gruppo “Sciuscià Animazione”.
INFO:
PASTICCERIA - GELATERIA CREMA & CIOCCOLATO
Orari di apertura: dalle 7:30 alle 14:00 e dalle 16:00 in poi.
Via Polveriera 22/A - Santa Maria la Carità (NA)
venerdì 30 ottobre 2015
PASTIFICIO ARTE & PASTA: GENUINITA’ E TRADIZIONE
L’arte nel fare la pasta, seguendo le
antiche tradizioni, è la filosofia di lavoro del Pastificio
“Arte & Pasta; gestito dalla
famiglia Ferraro, nasce negli anni ‘90 ed è in fase di crescita. Effettua
forniture per ristoranti e per la grande distribuzione, soprattutto all’estero.
Circa 100 i formati di pasta - è utilizzata solo semola di grano italiano selezionato -, 50
quintali ne sono prodotti mediamente ogni giorno. La lavorazione è effettuata
ad arte, grazie al pastaio originario di Torre Annunziata, che custodisce con
amore i segreti del mestiere.
Lavora la pasta da quando l’essiccazione si
eseguiva manualmente, con mezzi rudimentali, sfruttando le condizioni
climatiche favorevoli, e con l’ausilio di bracieri per riscaldare le stanze
dove l’essiccazione veniva completata. Fare la pasta era un rito, conoscere i
segreti del mestiere era (ed è) determinante all’interno di un pastificio.
Ancora
oggi l’azienda si affida ad artisti in grado di mantenere inalterati i sapori e
la genuinità racchiusi in un buon piatto di pasta. Tali sapori sono determinati dalla scelta e
dall’attenta selezione dei migliori grani duri, ad alto contenuto proteico,
basso tenore di ceneri e ad elevato contenuto di glutine che conferiscono alla
pasta il suo colore giallo paglierino.
La pasta prodotta dal pastificio “Arte e
Pasta” è trafilata al bronzo ed essiccata con un lento processo a bassa
temperatura, che consente di mantenere inalterate le qualità organolettiche del
prodotto. Nei differenti formati, sia lunghi che corti, si possono sempre
riscontrare le eccellenti caratteristiche di perfetta tenuta della cottura e
porosità, che consentono di trattenere al
meglio i sapori delle salse e dei condimenti.
INFO:
Arte & Pasta
Via Ponte Mastrilli 18
80041 Boscoreale (NA)
Web: www.arteepasta.it
E-mail: info@arteepasta.it
mercoledì 28 ottobre 2015
CORSO DI AVVICINAMENTO AL VINO AL POMPEO MAGNO
Ritorna, anche quest'anno, a grande richiesta, il Corso di avvicinamento al Vino al Ristorante Pompeo Magno.
Start: 29 ottobre 2015.
Un'esperta, Angela Merolla, giornalista enogastronomica e Sommelier Ais, introdurrà i partecipanti alla conoscenza del mondo del vino, ma non si tratterà di semplici lezioni teoriche: ogni spiegazione sarà accompagnata da una cena preparata dallo Chef Vincenzo Del Sorbo.
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lunedì 26 ottobre 2015
venerdì 23 ottobre 2015
giovedì 22 ottobre 2015
mercoledì 21 ottobre 2015
martedì 13 ottobre 2015
venerdì 9 ottobre 2015
martedì 6 ottobre 2015
CHEF GIULIO COPPOLA, RISTORANTE “LA GALLERIA” DI GRAGNANO
“L'interpretazione
generale della cucina è soggettiva, ma ciò che ritengo molto importante è
rispettare la manipolazione della materia prima, e osservare la periodicità di
prodotti che la natura ci offre... questa è la nostra filosofia in cucina!”: ciò
è quanto si legge nella presentazione on line del ristorante “La Galleria” di
Gragnano, gestito dallo Chef Giulio Coppola, insieme alla compagna Camilla.
“Farete fatica a credere - afferma lo Chef -, ma il cibo è la mia passione, fin da piccolo. Guardavo nonna Concetta cucinare, cercando di rubarle quei segreti e dettagli che trasformano un piatto da buono a ottimo. Questa passione nel corso degli anni non è mai venuta a mancare, trasformandosi in lavoro. Sono cresciuto alla "prestigiosa corte" dell'amico e maestro Antonino Cannavacciuolo, Chef e patron di Villa Crespi ad Orta San Giulio. Un vero guru dei fornelli: 2 stelle Michelin, 3 forchette Gambero Rosso e 3 cappelli de "L'Espresso", nonché il volto televisivo di Cucine da incubo.” (fonte: ristorazioneitalia.it)Ottima la qualità dei piatti, a cominciare dal pane e dagli antipasti…
per non parlare della pasta. Prezzi contenuti
nonostante l’alta qualità, ambiente tranquillo e accogliente; Camilla, in sala,
guida la scelta dei piatti e dei vini.
pane classico con farina Petra 3 integrale e fior di ricotta.
Aperitivo:
crocchè di patate
polpettine di melanzane
montanara
crema topinambur e gorgonzola
Stuzzichino:
pasta e patate ripassata con ristretto di crostacei
Pane classico con Farina Petra 3 integrale;
Focaccia con farina di farro con broccoli e salsiccia;
Brioche con scarole e capperi;
Grissini al burro;
Grissini al sesamo;
Tarallini con mandorle.
Pane classico con Farina Petra 3 integrale;
Focaccia con farina di farro con broccoli e salsiccia;
Brioche con scarole e capperi;
Grissini al burro;
Grissini al sesamo;
Tarallini con mandorle.
Antipasto:
Selezione di formaggi:
pecorino stagionato;
provolone del monaco;
pecorino stagionato in mosto d'uva;
confettura di fichi;
nocciole;
pane e mortadella Bonfatti.
Bruschettone con ricotta, cicoli e
broccoli.
Primo piatto:
Pasta al Pomo d'Oro
Preparazione con pomodoro giallo, gelatina di
pomodoro corbarino, pomodoro San Marzano secco, concassè di pomodoro di
Sorrento. Questo piatto è stato preparato al Convegno Nazionale Confagricoltura
"Internazionalizzazione e TTIP: Occasione di crescita per l'agroalimentare
italiano".
Primo piatto: Pasta mista con ceci, gambero rosso e rosmarino.
Primo piatto: Pasta mista con ceci, gambero rosso e rosmarino.
Primo piatto: Risotto con crema di zucca, spuma di provola e salsiccia.
Piccola pasticceria:
Le bevande:
Vadantico 2009 Aglianico Campi taurasini DOC
Vadantico 2009 Aglianico Campi taurasini DOC
Grappa barricata "Amarone"
INFO:
LA GALLERIA
Piazza Augusto Aubry 8
Gragnano (NA)
Tel.: +39 081 8733029
E-mail:
info@lagalleriaristorante.it
venerdì 18 settembre 2015
venerdì 21 agosto 2015
SAPORI E TRADIZIONI: PREPARAZIONE DELLA SALSA DI POMODORO
Quasi tutti sono ormai abituati ad acquistare la salsa di pomodoro
direttamente presso il proprio supermercato di fiducia. Tuttavia, ci sono - in
Campania ma non solo - alcune famiglie che, per tradizione, la preparano da sé…
La preparazione delle salsa di pomodoro, o della cunserva, così
come viene chiamata, segue un rituale molto antico anche se ormai cambiato
nelle modalità e nelle forme, che ha coinvolto, generazione dopo generazione,
migliaia di individui che traevano dalla natura il totale sostentamento per se
stessi e per la propria famiglia. Se anche voi volete preparare della salsa
direttamente in casa vostra non dovrete far altro che:
RACCOGLIERE I POMODORI: un’attività che coinvolgeva sicuramente tutta la
famiglia che, china sulle piante di pomodoro, raccoglieva anche per diverse ore
al giorno, sotto il sole cocente dell’estate mediterranea, quintali e quintali
di questi ortaggi da destinare alla “spremitura”.
PULIRE I POMODORI DAI PEDUNCOLI: per evitare che il sapore amaro del
peduncolo, unto anche dalle sostanze grasse prodotte dalla pianta, finisca
nella conserva, è necessario eliminarli tutti ad uno ad uno, prima di procedere
alla lavorazione vera e propria.
SPREMERE I POMODORI:dopo
la pulitura dai peduncoli i pomodori vanno “spranti“, ossia bisogna privarli
della semente interna. Per questa operazione bisogna mettere i pomodori (dopo
averli accuratamente lavati) in una vasca con dentro dell’acqua. Si afferrano
poi singolarmente e schiacciati con le mani sotto la superficie in modo da
evitare che la semente schizzi via e colpisca qualche collega.
COTTURA DEI POMODORI: una volta
“spranti”, i pomodori devono essere cotti all’interno di un tegame fino a che
non diventano fumanti.
FRULLATURA: la fase di frullatura prevede il passaggio dei pomodori cotti all’interno
di un particolare macinino che, oltre a spremerli per estrarne il succo, consente
l’eliminazione della buccia (è un materiale di scarto utilizzabile anche come
concime).
IMBOTTIGLIAMENTO: una volta
ottenuto il succo dai pomodori non resta che imbottigliarlo, avendo magari
premura di inserire all’interno di ogni bottiglia una foglia di basilico per
aromatizzare la salsa durante la seconda fase di cottura.
BOLLITURA: dopo aver riempito e tappato tutte
le bottiglie di salsa bisogna procedere con l’ultima operazione, quella che ne
consente la sterilizzazione e la cottura definitiva. Tutte le bottiglie vengono
inserite in un grande calderone ricolmo d’acqua che dovrà essere lasciato sul
fuoco, a fiamma alta (procedura che di solito si svolge in una campagna con
grandi recipienti metallici), e far bollire tutto il contenuto per almeno 40
minuti.
martedì 12 maggio 2015
BLA BLA CAR: VIAGGIARE NON E' MAI STATO COSI' ECONOMICO E AVVENTUROSO
La crisi della nostra era è stata anche incubatrice di progetti molto positivi che hanno risvegliato il senso di comunità e di avventura garantendo, allo stesso tempo, la possibilità di risparmiare un po' di soldini divertendosi.
L’esempio più eclatante è Bla Bla Car, un portale che ha diffuso un modo rivoluzionario di spostarsi. Viaggi solo? Vuoi compagnia? O cerchi un passaggio e non hai l’auto? Con Bla Bla Car domanda ed offerta sono finalmente in equilibrio: non serve più comprare un’auto ma basta mettersi in contatto con coloro che devono affrontare la stessa tratta! Niente più soldi da dover sborsare per carburante e caselli autostradali, tutte le spese sono condivise e stabilite in anticipo. Funziona in tutto il mondo! Bla Bla Car è un portale originale, intelligente e facilissimo da usare: basta registrarsi per poter visualizzare tutti coloro che offrono un passaggio nella direzione e nell’orario desiderato. Ti dà l’occasione di conoscere altre persone senza avere brutte sorprese. Tutti gli utenti hanno un loro profilo controllato dove sono indicati: gli interessi, le attività, le lingue parlate, le preferenze musicali ma anche il “livello di chiacchiera”.
La casella del “Bla Bla” indica quanta voglia si ha di socializzare durante lo spostamento, ma serve anche a garantire solidarietà anche a coloro che preferiscono dormire o guardare il paesaggio. Questa pratica è del tutto sicura in quanto tutti gli utenti sono controllati e c’è la possibilità di visualizzare e lasciare un feedback dell’esperienza. Basti pensare che c’è addirittura l’opportunità di intraprendere “il viaggio rosa”: lo spostamento sicuro per le donne! È uno strumento di turismo alternativo che non ti far rinunciare alle gite fuori porta. Ad esempio, se avete scelto di fare una vacanza in Campania potrete scorrazzare liberamente tra le cinque province: Napoli, Caserta, Benevento, Avellino e Salerno. Da un luogo all’altro sarete accompagnati dalla dolcezza del clima, il fascino delle coste, il patrimonio artistico e storico, dall’ottima cucina e dalle differenze territoriali tipiche di questa regione. Potrete percorrere in lungo e in largo questa terra meravigliosa, dal versante del mar Tirreno, alla foce del Garigliano fino ad arrivare al Golfo di Policastro. Un viaggio che comincia dal mare, coast to coast, entra nelle coste ricche di baie, per poi salire in alta montagna.
Un’esperienza che solo Bla Bla Car può farti vivere con spirito di avventura, regalandoti la possibilità di conoscere gente nuova e di poter creare il tuo percorso volta per volta.
mercoledì 6 maggio 2015
Pizza1One: PARTE IL 3 GIUGNO SU TELEVOMERO IL REALITY DEDICATO ALLA PIZZA
Pizza1One è un format
televisivo - giunto alla sua seconda edizione - sulla pizza napoletana, ideato
da Errico Porzio e Claudio Ospite e condotto da Gianni Simioli. 96 i pizzaioli
in gara nel corso di 25 puntate: 96 concorrenti che una giuria qualificata e
preparata di volta in volta ridurrà a 4 concorrenti, che saranno i protagonisti
della finalissima. Il programma, che andrà in onda a partire dal 3 giugno su
Televomero, nasce da un’idea del maestro pizzaiolo Errico Porzio e del
Presidente dell’INP (Instituto Nazionale della Pizza) Claudio Ospite. Il format
ha visto la partecipazione degli autorevoli Sabatino Sirica (Presidente dei
Pasticceri Campani), dello chef Antonio Tubelli di Eccellenze Campane, di Marco
Lungo, ristoratore e noto consulente di Molini, di Angela Merolla, sommelier ed
esperta di gastronomia, di Vito Saturno, direttore di Guida alle pizzerie
d'Italia e Antonio Starita, noto pizzaiolo di Materdei.
“Abbiamo ideato questo format televisivo per
rilanciare i prodotti agro-alimentari della nostra terra e mettere in luce la
maestria e la bravura dei nostri pizzaioli – spiega Claudio Ospite, presidente
Inp – e speriamo di poter diffondere il format anche su altre emittenti, non
solo locali”. “Pizza1One ci porterà dentro le eccellenze campane, ci farà
gustare il meglio dei prodotti agricoli della nostra terra – afferma il
conduttore Gianni Simioli – e soprattutto ci farà apprezzare la maestria di
tanti bravissimi e giovani pizzaioli, veri ambasciatori del made in Campania
nel mondo.”
“La Regione Campania è lieta
di affiancare l’Istituto Nazionale della Pizza nella realizzazione di Pizza1One,
il nuovo format televisivo che darà grande visibilità al mondo della pizza e
all’indotto a essa relativo – afferma Francesco Paolo Iannuzzi, Direttore
Generale Sviluppo Economico e Attività Produttive –; l’iniziativa, che punta
alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari campane, vuole segnare una
rottura con l’immagine negativa scaturita dal fenomeno ‘Terra dei fuochi’ e
darà un grande impulso all’economia di questo settore.”
Pizza1One rientra tra le
attività di promozione del Made in Campania ed è cofinanziato dalla Regione
Campania, assessorato alle Attività produttive con i fondi POR FESR, obiettivo
2.6.
Un campionato tra pizzaioli
per aggiudicarsi l’ambito trofeo “Città di Napoli” che premierà la bravura, la
creatività, il carisma e l’intraprendenza del pizzaiolo ma anche la bontà della
pizza. Trenta minuti per ogni trasmissione in cui si sfideranno quattro
concorrenti: ognuno dovrà cucinare la propria pizza utilizzando prodotti
agro-alimentari, esclusivamente campani, messi a disposizione da aziende del
territorio ed esposti in un’ampia dispensa lunga oltre 6 metri ed alta 2 metri.
Ogni concorrente, inoltre, dovrà indicare il nome della pizza e gli ingredienti
che utilizzerà per la farcitura. In ogni trasmissione verrà divulgata la
ricetta di una pizza che i telespettatori potranno preparare da soli a casa e al
termine della rassegna, sarà realizzata una pubblicazione con tutte le ricette
presentate nel corso delle singole puntate.
La finalissima vedrà in gara i
migliori 24 pizzaioli selezionati nelle fasi eliminatorie. I primi tre
classificati riceveranno il trofeo “Città di Napoli”, dal quarto al dodicesimo
una targa ex aequo e dal dodicesimo al ventiquattresimo uno scudetto. Lo studio
sarà allestito in modo da ospitare la giuria tecnica ed il pubblico.
Il programma ha visto tra i
Main sponsor il Molino Caputo ed il Caseificio Beneduce, oltre a CDA (Centro
Distribuzione Alimentari ) di Cafasso e Meking, fornitore di attrezzature per
pizzerie. Supervisione e massimo supporto per il regolare svolgimento della
competizione hanno fornito i maestri pizzaioli: Umberto Fornito, Gigi e Nunzio
Cacialli, Fabio Cristiano, Maurizio Ferrillo, Vincenzo Abbate, Attilio Albachiara, Errico Porzio, Salvatore
Lioniello.
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